Visita ortottica: cos’è e quando farla

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La visita ortottica cos’è? È un tipo di esame complementare alla visita oculistica avente lo scopo di accertare oppure di escludere alterazioni all’apparato neuromuscolare dell’occhio. I muscoli dell’occhio, infatti, sono alquanto complessi e per garantire una corretta visione devono essere tenuti costantemente in allenamento. Scopriamo di più nell’articolo.

Visita ortottica: in cosa consiste?

La visita ortottica è un esame oculistico specializzato che si concentra sull’analisi dei problemi visivi e muscolari degli occhi.

Gli ortottisti, professionisti specializzati nella diagnosi e nel trattamento di questi disturbi, conducono la visita. Questi problemi possono includere lo strabismo (occhi storti), l’ambliopia (detta anche occhio pigro), il nistagmo (movimento oculare involontario) ed altri disturbi connessi alla motilità oculare.

L’obiettivo principale di una visita ortottica è quello di valutare l’allineamento degli occhi, la coordinazione dei muscoli oculari e la funzionalità binoculare. L’ortottista inoltre misura la visione binoculare, ossia la capacità di entrambi gli occhi di lavorare insieme per fornire una visione tridimensionale.

Perché è importante la visita ortottica?

La visita ortottica è importante per i seguenti motivi:

  • Rileva problemi nascosti. Molti disturbi visivi e muscolari non sono evidenti e possono passare inosservati. La visita ortottica consente di individuare questi problemi in modo tempestivo, il che è essenziale per il trattamento efficace.

 

  • Previene o tratta l’ambliopia. L’ambliopia è una condizione in cui un occhio non sviluppa una visione normale durante l’infanzia, a causa di un mancato allineamento o altri problemi visivi. La visita ortottica può rilevare questa condizione ed iniziare un trattamento precoce al fine di evitare gravi compromissioni della vista.

 

  • Migliora la qualità della vita. Risolvere problemi muscolari o visivi può migliorare notevolmente la qualità della vita di una persona. La correzione precoce di questi problemi può contribuire a migliorare la visione, la lettura e la capacità di apprezzare il mondo circostante.

Cosa aspettarsi durante una visita ortottica?

Durante una visita ortottica, un ortottista condurrà una serie di test per valutare la salute e la funzionalità dei tuoi occhi. Questi test possono includere:

  • Test di allineamento oculare. L’ortottista valuterà l’allineamento dei tuoi occhi, alla ricerca di strabismo o altri problemi di allineamento.

 

  • Test di movimento oculare. Saranno eseguiti test per valutare la capacità dei muscoli oculari di muovere gli occhi in modo sincronizzato.

 

  • Test di visione binoculare. Questi test misurano la tua capacità di percepire la profondità e di vedere oggetti in 3D.

 

  • Test di forza e coordinazione muscolare. L’ortottista valuterà la forza e la coordinazione dei muscoli oculari.

 

  • Esame della vista. La visita ortottica può includere anche una valutazione della tua acuità visiva e della correzione visiva necessaria.

 

Alla luce di questi risultati, l’ortottista può quindi proporre un piano di trattamento, che può includere la prescrizione di occhiali, l’uso di prismi, esercizi di rieducazione visiva o, in casi più gravi, la consulenza per un intervento chirurgico.

Quando fare la visita ortottica?

La frequenza ed il momento ideale per fare una visita ortottica possono variare in base all’età, alla presenza di sintomi o a fattori di rischio individuali.

Una visita ortottica si fa nei seguenti casi:

  • Infanzia e prima età scolare. In alcuni Paesi i neonati vengono sottoposti ad un esame della vista per rilevare segni precoci di problemi oculari. Tuttavia, la visita ortottica solitamente inizia più tardi, a meno che non siano presenti segni evidenti di strabismo o altri problemi.

 

  • Primo anno di vita. Se noti strabismo, ambliopia o altri problemi visivi evidenti nei primi mesi di vita del tuo bambino, consulta un ortottista il prima possibile.

 

  • Età prescolare. Molti esperti raccomandano un esame ortottico tra i 3 e i 5 anni, anche se il bambino non presenta sintomi evidenti. Questo può aiutare a rilevare precocemente eventuali problemi visivi o muscolari.

 

  • Età scolare ed adolescenza. Un altro buon momento per una visita ortottica è all’inizio dell’età scolare, intorno ai 6-7 anni. Questo è il periodo in cui i bambini iniziano a leggere e ad affrontare attività che richiedono una visione da vicino. La visita può contribuire ad identificare problemi di apprendimento legati alla vista. In caso di sintomi: se noti segni come occhi storti, sfarfallio, visione doppia, mal di testa o difficoltà di concentrazione, consulta un ortottista immediatamente.

 

  • Età adulta. Gli adulti dovrebbero considerare una visita ortottica se notano cambiamenti nella visione, come difficoltà a mantenere la messa a fuoco o affaticamento visivo. Se ci sono antecedenti familiari di problemi visivi, potrebbe essere una buona idea sottoporsi a una visita ortottica per valutare il rischio di ereditarietà. Una visita ortottica regolare può rilevare problemi visivi o muscolari in modo tempestivo e contribuire a prevenirne l’aggravamento.

Quali trattamenti può indicare l’ortottista?

Se l’ortottista lo ritiene opportuno, valuterà, insieme all’oculista, l’opportunità di programmare una terapia di riabilitazione visiva per l’occhio con deficit visivo.

In molti casi i trattamenti per i disturbi legati all’apparato neuromuscolare consistono in:

 

  • modifica alla prescrizione di occhiali e lenti a contatto, in maniera da migliorare il controllo sull’apparato neuromuscolare degli occhi;

 

  • correzione prismatica, che può essere prescritta quando è necessario trattare piccole deviazioni stabili che causano visione doppia;

 

  • un intervento chirurgico per lo strabismo.

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