La fotofobia o ipersensibilità alla luce, è una condizione in cui gli occhi reagiscono in modo eccessivo alla luce, causando disagio e talvolta dolore. Questo fastidio può essere provocato da fonti luminose naturali o artificiali, come le luci al neon o gli schermi digitali.
Questa intolleranza alla luce può variare da un lieve disagio fino ad una reazione intensa, in cui anche una luce moderata può risultare insopportabile.
La fotofobia non è una malattia, ma piuttosto un sintomo che può essere associato a diverse condizioni oculari o sistemiche.
Si manifesta come una reazione avversa alla luce, in cui gli occhi non riescono a tollerare l’esposizione alla luminosità, anche a livelli considerati normali per altre persone. Questo fastidio può influire notevolmente sulla vita quotidiana, rendendo difficile lo svolgimento di attività comuni come leggere, guardare la televisione o uscire all’aperto durante il giorno.
Fotofobia: quali cause provocano sensibilità alla luce?
La fotofobia può avere numerose cause, che vanno da condizioni oculari a disturbi neurologici e patologie sistemiche.
Scopriamo insieme le principali cause di questo disturbo oculare.
Problemi oculari
Molte condizioni degli occhi possono causare fotofobia. Tra le più comuni ci sono:
- Uveite, un’infiammazione dell’uvea, lo strato intermedio dell’occhio. Questa condizione può provocare dolore e ipersensibilità alla luce.
- Questa infiammazione o infezione della cornea causa dolore oculare, arrossamento e sensibilità alla luce.
- L’infiammazione della congiuntiva, la membrana che riveste l’occhio, può rendere gli occhi più sensibili alla luce.
- L’opacizzazione del cristallino che, oltre a ridurre la visione, può anche aumentare la sensibilità alla luce.
- Secchezza oculare. La carenza di lacrimazione può rendere l’occhio più vulnerabile alla luce, causando fotofobia.
- Danno alla cornea. Graffi, lesioni o altre patologie della cornea possono rendere dolorosa l’esposizione alla luce.
Disturbi neurologici
Alcuni disturbi neurologici possono interferire con il modo in cui il cervello elabora la luce, causando fotofobia. Si tratta di:
- L’avversione alla luce è un sintomo molto comune associato ai mal di testa. Durante un attacco di emicrania, le persone possono diventare estremamente sensibili alla luce.
- Un’infiammazione delle membrane che interessano il cervello e il midollo spinale può provocare sintomi gravi, tra cui una forte sensibilità alla luce.
- Trauma cranico. Lesioni cerebrali, come commozioni cerebrali, possono causare fotofobia come sintomo post-traumatico.
- Nevralgia del trigemino. Una condizione che colpisce il nervo trigemino, responsabile della sensibilità del volto, che può causare dolore intenso e ipersensibilità alla luce.
Condizioni sistemiche
Alcune patologie sistemiche o generali possono aumentare la sensibilità alla luce.
- Una malattia autoimmune che può influenzare la pelle, gli occhi ed altre parti del corpo, rendendo gli occhi più sensibili alla luce.
- Le persone con albinismo hanno una ridotta quantità di pigmento nell’iride e nella retina, che causa un’elevata sensibilità alla luce.
- In alcune persone, la febbre può indurre fotofobia temporanea.
Farmaci e sostanze chimiche
Alcuni farmaci o sostanze chimiche possono rendere gli occhi più sensibili alla luce. Tra i farmaci più comuni associati alla fotofobia vi sono:
- Antibiotici come le tetracicline. Utilizzati per trattare infezioni batteriche, possono provocare alla luce sensibilità come effetto collaterale.
- Farmaci per la chemioterapia. Alcuni trattamenti contro il cancro possono causare fotofobia.
- Farmaci per la pressione alta. Alcuni medicinali utilizzati per gestire l’ipertensione possono causare un’ipersensibilità alla luce come effetto collaterale.
Quali sono i sintomi di questo disturbo oculare?
La fotofobia può manifestarsi in diversi modi a seconda della causa sottostante e della gravità del disturbo.
I sintomi più comuni sono i seguenti:
- Dolore oculare. Uno dei sintomi principali è il dolore agli occhi quando si è esposti a fonti di luce, sia naturali che artificiali.
- Lacrimazione eccessiva. Gli occhi possono reagire alla luce con una produzione eccessiva di lacrime.
- Strabismo o chiusura involontaria degli occhi. Le persone affette da fotofobia tendono a strizzare gli occhi o a tenerli chiusi in ambienti luminosi per ridurre il disagio.
- Mal di testa. La sensibilità alla luce può spesso essere accompagnata da mal di testa, specialmente in persone predisposte alle emicranie.
- Visione offuscata. In alcuni casi, la visione può diventare offuscata o disturbata quando gli occhi sono esposti alla luce intensa.
La fotofobia può essere temporanea, come nel caso di una congiuntivite acuta oppure cronica, se associata a patologie oculari o neurologiche più gravi. Se i sintomi sono persistenti, è consigliabile consultare un medico oculista per indagare le cause sottostanti.
Quali sono i rimedi?
Il trattamento della fotofobia dipende dalla causa che la provoca.
Esistono vari approcci per alleviare i sintomi e migliorare il comfort visivo.
A seguire i principali rimedi.
Occhiali da sole
Indossare occhiali da sole con lenti scure e filtro UV può ridurre significativamente il disagio causato dalla luce solare.
È consigliabile optare per occhiali da sole con lenti polarizzate, che riducono il riflesso e migliorano il comfort visivo in ambienti luminosi.
Occhiali con lenti fotocromatiche
Le lenti fotocromatiche si scuriscono automaticamente quando esposte alla luce e si schiariscono in ambienti chiusi. Questo tipo di lenti è utile per chi soffre di fotofobia cronica e necessita di protezione sia all’interno che all’esterno.
Occhiali per luce blu
Se la fotofobia è aggravata dall’uso prolungato di dispositivi digitali, gli occhiali con lenti dotate di filtro per la luce blu possono essere molto utili.
Questi occhiali riducono l’esposizione alla luce blu emessa da schermi e illuminazioni artificiali, migliorando il comfort visivo.
Farmaci e colliri
Per condizioni oculari come la secchezza oculare, i colliri lubrificanti possono alleviare la sensibilità alla luce mantenendo l’occhio idratato.
In caso di infiammazioni o infezioni, come la congiuntivite, possono essere prescritti colliri antibiotici o antinfiammatori.
Lenti a contatto speciali
In alcuni casi, le lenti a contatto speciali possono essere utili per alleviare la fotofobia. Ad esempio, le lenti a contatto colorate possono ridurre l’intensità della luce percepita, filtrando le lunghezze d’onda più fastidiose.
Esistono anche lenti terapeutiche che possono essere utilizzate per proteggere l’occhio e migliorare il comfort nei pazienti con condizioni oculari più gravi.